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767 - UNA GIORNATA PARTICOLARE |
La giornata della lingua italiana all’Istituto Superiore di Lingue di Tunisi incontra LA DIVERSITA’
Iniziamo dalla fine: ragazzi che incontrano ragazzi, che comunicano una esperienza e infiammano la fantasia e la voglia di agire. |
È il pomeriggio della giornata della lingua italiana dedicata al tema della diversità all’Istituto Superiore di Lingue di Tunisi, Universita’ di Cartagine. I ragazzi dell’Associazione “Adda passa ‘a nuttata” salgono sul palco dei relatori e iniziano la loro presentazione con un breve filmato dal titolo estremamente significativo: STRUNZ. Non servono molte parole per tradurre il senso del filmato e della Associazione, fondata nel 2010 da questi giovani universitari napoletani: attenti ai temi della legalità, della eco-sostenibilità e del volontariato agiscono a Napoli, in città, con progetti di sensibilizzazione e di denuncia ripresi e diffusi sul web con video come quello proposto oggi pomeriggio. E i ragazzi di Ail Khadra scoprono che molti problemi di convivenza cittadina accomunano Napoli e Tunisi: la spazzatura, i mezzi di trasporto, la maleducazione, il disordine e l’abbandono degli spazi comuni.
Le immagini e l’energia comunicativa “napoletana” sono contagiose, l’attenzione è al massimo e si trasforma non tanto in dibattito quanto in voglia di fare, di “inventare” azioni anche per Tunisi, per la propria realtà quotidiana, per gli spazi universitari. L’incontro tra ragazzi italiani e tunisini ha dato vita a un connubio propositivo ed entusiasta: obiettivo raggiunto, empatia e sinergia sono contagiosi.
La giornata della lingua italiana è un incontro ormai consueto all’Istituto Superiore di Lingue, organizzato con la collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura e l’Ambasciata d’Italia a Tunisi; dedicata quest’anno al tema della DIVERSITA’, è iniziata con momenti altrettanto intensi: presentata da Rawdha Razgallah, la scrittrice siciliana Silvana Grasso ha parlato con grande passione della propria esperienza, risalendo dalla infanzia e dai difficili rapporti familiari alla progressiva presa di consapevolezza di una diversità che è infine maturata nella scrittura creativa, dirompente e drammatica come le vicende della propria vita; fino alla conquista del successo, forgiato dalla sofferenza e dall’orgoglio di una affermazione che della diversità si fa scudo e arma nel contempo.
L’attenzione dei presenti si è poi concentrata sull’ascolto di Rino Formati - napoletano, laureato in lettere, con una forte impronta sociologica- e del suo lavoro Un sentire diverso. Corpo e diversità, raccolto in una antologia sulla diversità e registrato in video da Gigi Sorrentino, lettore a Ail Khadra e organizzatore della giornata, per consentire la conoscenza a distanza di questa straordinaria persona.
Viste le difficoltà di lettura da parte di Rino Formati, disabile dalla nascita, Gigi Sorrentino ha convenuto con lui di affidare la lettura della parte centrale del testo a ragazzi iscritti all’Istituto che vivessero una condizione di diversità per motivi culturali, religiosi o sessuali. I ragazzi, che si sono proposti come esempio di diversità, dopo aver lavorato sul testo ne sono stati attori, per una lettura condivisa e di grande impatto emotivo. Una commozione condivisa da Formati nel collegamento audio via Skype che ha unito per qualche minuto le due sponde del Mediterraneo.
La mattinata si è conclusa con due interventi che hanno trattato di due generi della cultura italiana spesso considerati, “diversi”, paraletterari e lontani dalle convenzioni più comuni della cultura ufficiale.
Gianluigi Coletta, lettore alla Facoltà di 9 Avril, ha parlato di Hugo Pratt, Corto Maltese, un eroe diverso, con numerosi esempi e immagini su questo fumetto che ha reso famoso attraverso il personaggio il suo autore, Hugo Pratt, e la sua esistenza “diversa”.
Rosy Candiani, docente all’Institut Superieur des Sciences Humaines a Tunisi, ha parlato di Il melodramma e le diversità, sottolineando non solo la particolarità di questo genere, ma anche come attraverso uno spettacolo di intrattenimento si possano portare in scena personaggi “diversi”, fuori dalle convenzioni della società, come gli zingari, portando esempi da opere di Giuseppe Verdi.
Le tante emozioni suscitate nel corso della giornata da esperienze tanto differenti, ma comuni nell’incontro con la diversità, sono convogliate sul momento della sua conclusione, che nessuno avrebbe veramente desiderato, nell’ascolto attento di un momento di vera poesia: liberamente ispirata a brani tratti da scritti di Erri De Luca e dal libro Viaggiare di Claudio Magris, viene recitata Valore, una poesia che le voci dei ragazzi di Ail Khadra, con il loro italiano, intrecciano alla suggestiva traduzione in arabo di Aida Somai, insegnante dell’Istituto, e poetica traduttrice del testo.
Il programma della giornata, molto denso, lascia in tutti una emozione e il desiderio di continuare la strada intrapresa insieme. Un desiderio che può essere ben sintetizzato dalle parole di Rino Formati: “L’individuo di oggi deve innanzitutto riappropriarsi della sua capacità di essere pensante, funzione fondamentale per ristabilire una relazione con l’altro non oggettiva e anatomizzata. Ed è in questa ottica che il riconoscimento di un proprio sentire attraverso il corpo, elemento di confine tra noi e la realtà circostante, può essere una delle chiavi di accesso per elaborare un effettivo contatto con se stesso e con un altro sempre più distante ed estraneo, nel pieno rispetto delle armonie disarmoniche di ognuno di noi”.
Rosy Candiani
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Elia Finzi |
Tunisi 1923-2012
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