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Anni 2005/2006 | :: :: :: :: :: :: :: ::
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Prima Pagina
NOSTRI PROBLEMI
Dopo la scomparsa del suo direttore Elia Finzi nel 2012, scommettere sul proseguimento di "Il Corriere di Tunisi" sembrava del tutto azzardato. Certo, il sentimento della necessità di proseguire un lavoro che aveva impegnato una vita ci ha sempre interpellato, certo eravamo consci di un dovere di memoria, certo pensavamo che una voce scritta dava coesione ed impatto a delle presenze sparse, ma non sapevamo se mezzi umani e materiali ci avrebbero permesso di continuare a stampare il giornale nella sua forma attuale. In questo senso il festeggiamento dei sessant'anni del Corriere di Tunisi ha rappresentato una sfida ed una speranza e ringraziamo tutti coloro che hanno capito, condiviso e partecipato agli eventi che per tre giorni hanno segnato i festeggiamenti dei "primi" sessant'anni del giornale. In primis l'équipe che ha visto coesi Mafalda Posco, Marysa Impellizzeri e suo fratello Claude, Paolo Paluzzi, Mino Rosso, Michele ed Yvonne Brondino, Lea e Claudio Finzi, che, pur nelle loro differenze d'impostazione, si sono concentrati tutti per permettere a quest'evento di essere un successo ma soprattutto ci hanno creduto. In secondo, l'eco positiva che il progetto ha suscitato trovando dei partners senza i quali l'organizzazione delle giornate non sarebbe stata possibile. Un ringraziamento particolare va a Maria Vittoria Longhi ed all'équipe dell'Istituto Italiano di Cultura che ci hanno offerto spazi, spettacolo, biglietti aerei per i conferenzieri ecc., all'Ambasciata d'Italia ed all'Ambasciatore De Cardona, alla Dante Alighieri ed al Comites. La mostra sulla storia della collettività attraverso le pagine del giornale è stata organizzata e concepita da Marcella Raffaele e da Gloria Testoni. Da anni pensavamo di completare la serie dei libri sulla memoria degli italiani di Tunisia, non trovando però i mezzi di realizzarlo.
I festeggiamenti del sessantesimo del giornale sono stati l'occasione idonea per completare un lavoro iniziato tempo fà ed è proprio partendo dalla tematica del libro, la storia politica degli italiani di Tunisia (dal XIX° al XX° secolo) che abbiamo improntato i nostri incontri su politica e Mediterraneo e politica ed imprenditoria. Il progetto della memoria, che oggi è alla sua ottava pubblicazione, ha inizio nel 1991 quando per il 35° anniversario del Corriere si organizzò grazie allo sforzo dello storico ed allora Direttore dell'Istituto di Cultura, Michele Brondino, una mostra sui "150 anni della stampa italiana in Tunisia". Brondino pubblicò poco dopo un volume dallo stesso titolo che rimane ad oggi per gli studiosi una fonte indispensabile per capire la storia degli italiani nel paese ma anche perchè evidenzia l'imponente e diversificata produzione editorialistica degli italiani di Tunisia.
L'ultima pubblicazione "Storia e memorie politiche degli italiani di Tunisia" è una pubblicazione scientifica e collettiva (come tutte le nostre pubblicazioni sulla memoria) che si avvale degli scritti di storici affermati e di ricercatori, tunisini ed italiani, di accademici e di dottorandi che si sono soffermati su momenti della storia complessa ed a volte anche problematica degli italiani nel paese. Perchè essersi interessati all'aspetto politico in questo volume? Abbiamo ritenuto opportuno soffermarsi su questo aspetto della storia della collettività poichè pensiamo che il politico condizioni consciamente o meno le scelte di una collettività sia nella sua costruzione identitaria, sia nella tipologia delle sue attività, sia nei suoi rapporti con il paese d'origine e d'accoglienza. Il libro completa seppur in maniera non esaustiva la serie di libri sulla memoria iniziata nel 1996, lasciando spazi incolti ai futuri ricercatori. In questo senso, vogliamo utilizzare le colonne di questo giornale per far un appello urgente alle nostre Autorità di rappresentanza: la Biblioteca Nazionale e l'Archivio tunisini sono ricchissimi di documenti, giornali, libri in lingua italiana, materiale di grande importanza per gli studiosi tunisini italofoni ed italiani, che lo utilizzano con sempre crescente difficoltà visto l'inesorabile deterioramento dei materiali specie dei giornali. Un'operazione che veda l'Italia partecipe del recupero di queste fonti sarebbe un'operazione di fortissimo interesse per la memoria storica delle due rive del Mediterraneo ed anche se di non immediata visibilità aiuterebbe a costruire e mantenere nel tempo i rapporti di interconnessione tra i due paesi, costruendo, aldilà degli slogan, una storia reticolare che dal nord al sud e dal sud al nord, è storia del Mediterraneo e della mediterraneità. D'altra parte sarebbe poco costosa poichè si tratterebbe solo di numerizzare i documenti.
Per finire un sentito ringraziamento a Vincenzo Amendola, Francesco Giacobbe e Marco Fedi , che, alla nostra diretta sollecitazione, hanno risposto partecipando attivamente alle nostre giornate!
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SOMMARIO
Collettività
Il Ministro Gentiloni a Tunisi - 5
I 60 anni del Corriere - 6-8
I consigli dell'avvocato - 9-10
Dossier
Lavoro in primo piano, lavoro sommerso - 11-17
In Tunisia
Tunisia in rosa: la forza delle donne contro l'estremismo islamico - 18
Democrazia partecipativa - 19-20
Flash News - 21-22
In Italia
Referendum costituzionale, la partita è aperta - 23-24
Maghreb e Mediterraneo
Mediterraneo: sguardi incrociati - 25-27
La necessità di riallacciare un dialogo con il mondo arabo - 28
Immigrazione, Emigrazione
Alt al buonismo. L'accoglienza migranti è anche calcolo economico - 29
Economia
Le attività della CTICI - 30-33
Forum di 90 aziende italiane a Tunisi - 34
Università e scuola - 35-36
Cultura
La Via Crucis di Botero - 37-38
La Mole Antonelliana e il Museo del Cinema - 39-40
In Libia lo spirito tribale non solo sopravvive ma si riconferma nella storia contemporanea - 41-42
IV edizione degli Incontri degli scrittori euro-maghrebini - 43
Marginalia
La nave cucita - 44
Salute e benessere - 45
Cucina - 46
Passatempo – 47
M.I. - I 60 ANNI DEL CORRIERE – in Collettività
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Il giornale | :: :: :: :: ::
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Elia Finzi |
Tunisi 1923-2012
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Numeri recenti | :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: ::
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