Nuova Serie | :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: ::
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Anni 2005/2006 | :: :: :: :: :: :: :: ::
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Prima Pagina
NOSTRI PROBLEMI
L’approvazione in Parlamento di una legge elettorale in vista delle prossime elezioni in Italia, il Rosatellum bis, ha ancora una volta generato plausi e critiche aspre. Approvata alla Camera dal Partito Democratico, da Forza Italia, Lega ed Alternativa popolare con 375 sì e 215 no, deve ancora passare al vaglio del Senato.
Al di là delle opinioni di parte provocate dalla convalida o meno della legge, rimane comunque vivo in molti italiani il sentimento che tra fare, disfare e rifare, si voglia creare un sistema ad hoc per favorire alcune coalizioni politiche e per citare un’intervista di Fulco Lanchester, ordinario di Diritto costituzionale alla Sapienza di Roma, pubblicata su “La Repubblica” del 12 ottobre, “la legge elettorale si basa su alti principi e bassa cucina e qui c’è molta bassa cucina".
La nuova legge elettorale riguarda anche il voto degli italiani all’estero poichè "gli elettori residenti in Italia possono essere candidati in una sola ripartizione della circoscrizione Estero; gli elettori residenti all'estero possono essere candidati solo nella ripartizione di residenza della circoscrizione Estero".
Per i deputati Fedi e La Marca, entrambi PD, “la legge sul voto all’estero subisce un duro colpo nel rapporto tra eletti ed elettori che è l’essenza della Circoscrizione Estero. L’emendamento Lupi, con il quale abbiamo avuto anche una interlocuzione diretta, prevede che "Gli elettori residenti in Italia possono essere candidati in una sola ripartizione della circoscrizione Estero; gli elettori residenti all'estero possono essere candidati solo nella ripartizione di residenza della circoscrizione Estero". Abbiamo compreso la natura politica di questo emendamento che fornisce soluzioni di candidatura a chi non ha un solido rapporto con il territorio. Non siamo assolutamente d’accordo con la disparità che si viene a creare". Lo sottolineano in una nota Marco Fedi e Francesca La Marca, deputati del Pd eletti all'estero per i quali “il danno è politico .E chi ha un autentico radicamento sul territorio pagherà il prezzo più alto. Non nascondemmo la nostra forte contrarietà alla introduzione, nelle primarie del PD, di candidature dall’estero. Con critiche anche aspre. Ma un conto sono le primarie di un partito ed altro è la rappresentanza della “Nazione” che nasce dal voto popolare..”
Non tutti gli eletti nella circoscrizione estero considerano invece che questa legge elettorale penalizzi il voto degli italiani all’estero con scelte dichiaratamente romanocentriche, che rischiano di escludere candidature espresse dal e per il territorio in cui si presentano. Per la deputata Garavini, “in materia di voto all’esteronon si sono introdotte modifiche sostanziali, se non su due punti. Il primo riguarda la incandidabilità nella circoscrizione estero per politici che abbiano ricoperto una carica politica a livello nazionale nel Paese estero di residenza nei cinque anni precedenti la candidatura. La seconda modifica, richiesta dal Nuovo Centro Destra e sostenuta dai restanti partiti (ad eccezione del PD), è la possibilità, per residenti in Italia, di candidarsi all’estero, in uno solo dei collegi. Si tratta di un compromesso che come PD avremmo preferito evitare, ma che non ci crea particolari ansie. Perché la decisione finale rimane sempre esclusivamente in mano agli elettori, dal momento che si continua ad essere eletti attraverso le preferenze.”
Di fatto però, appare chiaro che il voto degli italiani all’estero e la creazione di circoscrizioni estero approvate nel 2003 ancora non siano stati digeriti dalle forze politiche italiane né forse dagli italiani stessi. Ancora oggi e dal 2001, data in cui si approvò il diritto di voto per gli italiani all’estero nei paesi di loro residenza, si discute sulla validità di tale diritto e ancora oggi dopo quasi 17 anni si sente ancora chi dice che i non residenti in Italia non dovrebbero votare perchè non a conoscenza della realtà italiana, come se la conoscenza fosse esclusivamente espressione geografica e peggio ancora come se gli italiani all’estero non avessero diritto ad essere rappresentati.
Gli italiani all’estero sono però costantemente sollecitati per rappresentare nei loro rispettivi Paesi di residenza l’Italia, sia dal punto di vista culturale, industriale, innovativo e lavorativo in genere. Ma riconoscere il lavoro degli italiani all’estero suppone anche riconoscere la loro esistenza il che politicamente si traduce necessariamente nel riconoscere i loro inalienabili diritti, di cui rappresentatività e voto sono corollari.
In Tunisia è al centro dell’attenzione del governo la situazione economica e securitaria, spesso in stretta correlazione. Notevole lo sforzo verso la parità di genere con l’abolizione della circolare 73 che vietava ad una tunisina musulmana di sposare un non musulmano. A questo notevole progresso, risultato di lotte della società civile più che ventennali, un’ombra di regressione sembra profilarsi quando si mettono in carcere due giovani per “attidudini impudiche”.
Chi non ha mai flirtato in una macchina ed al riparo da sguardi indiscreti, alzi la mano!!
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SOMMARIO
Collettività
Positivo avvio del percorso di definizione di una convenzione MAECI-Patronati.
Soddisfazione per i riconoscimenti a ricercatori italiani e congratulazioni a Sergio Gaudio.
La storia di Joseph, l’italiano che vendeva panini a La Marsa.
Concerto lirico alla Dar Sebastian di Hammamet - 5-7
In Tunisia
Arrestati 1652 migranti e 75 contrabbandieri nel 2017.
Speciale difesa: il Consiglio di Stato minaccia di far fallire il dialogo di Tunisi per ingerenze di Haftar in Tripolitania - 8
Flash News - 9-11
In Italia
Rosatellum bis: ecco cosa prevede – 12-13
Maghreb e Mediterraneo
Mediterraneo: sguardi incrociati
Tunisi prepara i mediatori, esperti di integrazione – 14-15
Immigrazione, Emigrazione
ONG, oltre 2700 tunisini entrati irregolarmente in Italia tra luglio e settembre.
Consiglio d’Europa chiede all’Italia di fermare i respingimenti dei migranti in Libia – 16
Dossier
L’Antico Presbiterio di Santa Croce nella Medina di Tunisi, tra passato e presente. Il nuovo centro Mediterraneo della Arti Applicate – 17-25
Internazionale
Situazione incerta in Catalogna: indipendenza si o no?
A che punto è la guerra civile in Yemen – 26-28
Economia
Donne e giovani, le due strade dello Sviluppo. Al via progetti per la creazione di piccole e medie imprese - 29
Cultura
Dario Fo e Franca Rame, Il mestiere del narratore
Mostre, l’antico Egitto a Milano con il Faraone Amenofi II
Inaugurata a Tunisi la Biblioteca “Sabatino Moscati” della Scuola Archeologica Italiana di Cartagine.
All’insegna del Cinema la Settimana della lingua italiana a Tunisi – 30-36
Musica e Spettacolo
Cronache musicali. L’Ottobre musicale di Cartagine 2017 - 37-38
Ambiente e Turismo
La XIII Conferenza delle Nazioni Unite sulla lotta contro la desertificazione - 39
Storia e Tradizioni
Halloween in Italia: le più belle tradizioni - 40
Marginalia – 41-42
Libri -43
Salute e benessere - 44
Cucina – 45
Passatempo - 46
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Il giornale | :: :: :: :: ::
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Elia Finzi |
Tunisi 1923-2012
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Numeri recenti | :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: ::
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