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Anni 2005/2006 | :: :: :: :: :: :: :: ::
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Prima Pagina
NOSTRI PROBLEMI
L'annuncio di un rimpasto ministeriale del governo tunisino voluto dal governo di Youssef Chahed, accolto con una certa freddezza da parte di alcune formazioni politiche, ha toccato 18 ministeri. È quindi un'operazione che tocca in profondità la struttura del governo e che ci interroga sul significato politico di questo cambiamento, in un contesto di possibili tensioni sociali dovuto ad un rincaro notevole della vita, ad una disoccupazione giovanile crescente, ad una corruzione diffusa ed a un dialogo sempre più teso tra le varie formazioni politiche. Il rimpasto potrà portare il tanto atteso respiro alla Tunisia, alla vigilia delle elezioni del prossimo anno che si annunciano molto complesse?
La Tunisia riuscirà ad uscire dall'impasse politica, etica ed economica nella quale si trova oggi? Le formazioni politiche non sono molto rassicuranti nella misura in cui vi è un sempre maggiore divario tra politici e popolazione e dal momento che le opposizioni che dovrebbero avere un ruolo regolatore, sono spesso troppo deboli o vivono al loro interno troppe divergenze per costruire alternative credibili. Certo questi schemi li ritroviamo in molte altre realtà ma la posizione geografica della Tunisia, circondata da Paesi del tutto instabili o potenzialmente instabili la rende molto più vulnerabile.
In questo difficile contesto la visita del Presidente del Consiglio Conte potrà essere un'opportunità per un sostegno effettivo alla Tunisia?
Conte ha ribadito il suo appoggio alla Tunisia, unico Paese della regione che sta realizzando il percorso virtuoso ma difficile della democrazia ed ha invitato il Presidente tunisino Caid Essebsi alla conferenza di Palermo sulla Libia che vedrà attorno allo stesso tavolo le varie fazioni e rappresentanti libici tentare di uscire dalla guerra senza tregua che vive questo martoriato Paese.
La visita di Conte fa seguito ad una serie di incontri tra ministri italiani e tunisini, ultima delle quali quella del ministro Salvini che ha visto come temi principali terrorismo, migrazione e cooperazione. Un incontro con la collettività italiana si è svolto presso la residenza d'Italia nella quale il Presidente Conte ha ribadito il sostegno del governo alle imprese ed alla diffusione della lingua e cultura italiane in Tunisia.
Se c'è una forte disponibilità dell'Italia nei confronti della Tunisia, la Tunisia si aspetta che l'Italia rinnovi la conversione del debito già avvenuta dopo la visita di Caid Essebsi a Roma nel 2017 così come una partecipazione dell'Italia al progetto di sviluppo di El Mahdeth, nel Sahara tunisino.
L'Europa ed in particolare l'Italia stanno spingendo la Tunisia ad accettare sul suo territorio dei centri di controllo per migranti che abbiano funzione di smistamento tra i richiedenti asilo politico e quelli che emigrano per questioni economiche, facendo un distinguo difficile da percepire: come si possono separare le esigenze economiche da quelle politiche? La frontiera tra economia e politica è infatti molto labile e le distinzioni opinabili.
La Tunisia, ostile al progetto di avere sul suo territorio già fragile centri di sbarco e di pre-smistamento per migranti che vogliono recarsi in Europa, potrà reagire alle forti pressioni che subisce non solo dall'Italia ma dall'UE? La Tunisia non ha ancora votato la legge sull'asilo e probabilmente tarda a votarla proprio a causa della sua manifesta ostilità a diventare una piattaforma di sbarco per migranti diretti in Europa, cosa che, al contrario, risolverebbe i problemi degli sbarchi dei Paesi rivieraschi europei, spostando più a sud le frontiere degli arrivi dei candidati all'emigrazione. In altre parole, si vorrebbe spostare i centri d'accoglienza nei Paesi nordafricani ma la Tunisia può diventare la piattaforma degli sbarchi per evitare questi valzer degli Stati che fanno ballare pericolosamente navi di migranti da un porto all'altro? La società tunisina potrebbe essere in grado di risolvere la difficile questione degli sbarchi in Europa?
Diffidenze politiche, sociali, culturali ed economiche se non psicologiche si frappongono quando parliamo del fenomeno migratorio attuale che diventa di conseguenza una posta in gioco politica piuttosto che un vero problema da dibattere. Il fenomeno della migrazione al quale noi assistiamo non può essere in effetti un problema dibattuto solo in chiave nazionale e non può essere appannaggio di sole forze politiche contrarie o favorevoli che ideologizzano una problematica che va ben oltre i meri schieramenti.
Secondo noi, sarebbe necessario fare una vera riflessione ed indire una conferenza tra Paesi per dibattere seriamente della questione.
Se la Tunisia ha virtuosamente votato la legge contro la discriminazione razziale, un plauso particolare va alla Sede Centrale della Dante Alighieri a Roma che ha revocato dopo 80 anni l'atto di espulsione dei soci ebrei a seguito delle leggi razziali del 1938. Una giornata di studi intitolata ''La cultura italiana, la Società Dante Alighieri e l'antisemitismo italiano'' è stata organizzata proprio alla Dante a cura del suo Presidente Riccardi e da Gabriele Rigano, dell'Università per stranieri di Perugia, alla presenza di alcuni dei discendenti di quegli ebrei espulsi, ai quali è stato consegnato un diploma che dichiara i loro parenti soci perpetui, appunto revocandone l'espulsione, avvenuta a suo tempo sotto la presidenza di Felice Felicioni, chiamato a fascistizzare la Società. Un atto dovuto e che onora la Dante Alighieri!
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SOMMARIO
Collettività
- Noi e loro in Voci e Parole, blog dell'Ed. Arkadia.
- Tunisia. - 5
In Tunisia
- Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in visita a Tunisi. - 6-7
Flash News - 8-10
In Italia
- Governo: Tensioni su DL sicurezza e prescrizione. -11
Maghreb e Mediterraneo
- Unione Europea e Union du Maghreb Arabe tra nazionalismi e cittadinanza in crisi. - 12-13
Immigrazione, Emigrazione
- Gli islamofobi? Carenti in storia e metodologia della ricerca. - 14-15
Dossier
- Omaggio ad Annibale. Celebrazione solenne al Palais de la Rose. - 16-21
Internazionale
- Ritratto di Jair Bolsonaro, nuovo presidente del Brasile. - 22
Economia
- La CTICI informa.
"TER-RE, dal territorio al reddito": un progetto italiano a sostegno dello sviluppo delle donne rurali.
- Settore degli imballaggi: la domanda e l'offerta si incontrano all'Utica.
- Journée destinazione Italia
- Una salda politica europea di coesione. - 23-25
Cultura
- L'Africa in mostra.
- L'Età dell'Umanesimo: Pietro Bembo e Aldo Manuzio.
- Ostia antica e i rapporti con le province africane. - 26-31
Musica e spettacolo
- Ottobre musicale 2018. Cronache musicali
- Ghali, rapper italo-tunisino - 32-37
Marginalia
- Dalla natura e dagli dei i rimedi - 38-39
Università e scuola
- A Roma gli Stati Generali della lingua italiana nel mondo.
- A 80 anni dalle leggi razziali, la Dante revoca l'atto di espulsione dei soci di origine ebraica.
- Insegnamento e diffusione dell'Italiano, lingua straniera, in Algeria. Breve cronologia del Dipartimento di Italiano dell'Università di Annaba. - 40-43
Salute e Benessere - 44
Cucina - 45
Passatempo - 46
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Il giornale | :: :: :: :: ::
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Elia Finzi |
Tunisi 1923-2012
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Numeri recenti | :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: ::
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