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Il Corriere di Tunisi “online” riporta le principali notizie pubblicate dal giornale distribuito in abbonamento e in vendita in edicola


In “lettere” la voce dei lettori che ci possono scrivere anche via email


 

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 753 – 102 [nuova serie]

 

 

NOSTRI PROBLEMI

 

Con l'Epifania che tutte le feste si porta via…iniziamo l'anno 2012 ed il 57° anno di vita della nostra testata, la quale malgrado non poche difficoltà ha mantenuto ininterrotte le sue pubblicazioni.

Riprendendo il "collier" sempre animati dal nostro "inguaribile" ottimismo, seppur venato dall'angoscia di un domani dominato dall'incertezza, dalle preoccupazioni, dall'egoismo, dalla miopia e dal permanente incubo delle speculazioni, e dalla corruzione, macigno sempre più grosso sul lavoro e la vita quotidiana, vogliamo ringraziare e ricambiare per gli auguri ricevuti, i nostri collaboratori vicini e lontani, i nostri lettori, estimatori e sostenitori.

Continueremo a fare del nostro meglio e confermiamo sempre che il Corriere di Tunisi continuerà come nel passato, ad "esternare il loro pensiero, prerogativa migliore della personalità di un libero cittadino", ricordando che una comunità senza stampa, se non è cieca è muta. Proprio come lo avevamo promesso anni fa nel nostro primo numero.

Tanti auguri ai nosti lettori ed amici, grazie per la loro fedeltà.

 



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 752 – 101 [nuova serie]

 

NOSTRI PROBLEMI

Anche questo convulso 2011 volge alla fine, in un’atmosfera di profondi cambiamenti, in Tunisia, in Italia, in Europa, nel mondo.

Nei momenti particolarmente difficili, è necessario lottare e soprattutto “non ammainare”.

In Tunisia, procede il non facile apprendistato della democrazia pluralista, in un clima politico, economico e sociale interamente da ricostruire.

In Italia ed in Europa, l’austerità dopo la gaudezza, è una pillola poco digeribile ma necessaria da inghiottire se non si vuole andare sempre peggio.

Speriamo che non siano sempre coloro che hanno più bisogno a sopportare i grandi sacrifici.

L’Istituto Italiano di Cultura conclude in pompa magna i 150 anni dell’Unità d’Italia.

La Società Italiana d’Assistenza ha deciso, alla conclusione della sua assemblea generale, di attuare il piano di rilancio e riorganizzazione previsti per quest’anno e che gli eventi hanno costretto a rinviare.

Siamo in attesa di quel che sarà la futura Camera Tuniso-Italiana di Commercio, che deve rinnovare strutture e Consiglio di Amministrazione nel 2012.

Concludiamo augurando un felice e Buon Natale a tutti i nostri lettori, malgrado questo momento poco favorevole che attraversiamo.

Come per l’Italia una e indivisibile dalle Alpi alla Sicilia, Repubblica democratica fondata sul lavoro, vorremmo vedere attuarsi la futura Costituzione tunisina e confermarsi ed affermarsi quella europea e mondiale, nella pace e nella civile convivenza.

 



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 751 – 100 [nuova serie]

 

NOSTRI PROBLEMI

Inizia l'anno 1433 dell'Egira, Natale si avvicina e noi usciamo con il centesimo numero della nostra serie "Magazine" a colori e, speriamo, riprendiamo il nostro ritmo quindicinale.

Questa seconda metà di novembre ha visto un tale incalzare di eventi che farne la sintesi non è facile.

Nel mondo, purtroppo, poche novazioni positive.

In Tunisia si è insediata la Costituente, ha eletto il suo presidente e si attendono i nomi dei nuovi vertici che guideranno il paese fino alle prossime elezioni presidenziali e legislative fine 2012. Nel frattempo, dopo quasi un anno dalla rivoluzione del 14 gennaio è necessario ritrovare un sano equilibrio soprattutto economico e sociale, affinchè i cittadini possano riprendere con serenità il loro "tran tran" quotidiano.

In Italia, con una schiacciante maggioranza, è stata affidata la guida del paese a Mario Monti al quale è assegnato il pesantissimo compito di uscire dalla crisi che attraversa. Il nostro augurio di successo. Speriamo di uscire da questo penosissimo clima di accesa contrapposizione e permanente campagna elettorale, parafrasiamo e condividiamo pienamente le parole di Olli Rehn vicepresidente della UE: "mi piacerebbe scommettere che ora Don Camillo e Peppone sostengano il governo Monti".

I nostri specifici problemi

Le attività culturali, economiche e associative, pian piano riprendono la pienezza del loro ritmo. Importanti accordi economici, in particolare notevoli iniziative dell'Istituto Italiano di Cultura, della Cooperazione, ecc. Dopo l'Aurora, si è tenuta in seconda convocazione l'AG della Camera Tuniso Italiana di Commercio: è stato approvato il nuovo statuto, è una piccola rivoluzione. La Società Italiana di Assistenza ha convocato la sua assemblea generale per l'8 dicembre. In questo difficile e turbolento periodo che attraversiamo la solidarietà e la devozione verso il prossimo è un dovere e chi puo' deve dare e chi ha bisogno deve ricevere. Poche parole e molti fatti.

Concludiamo ringraziando quanti hanno già manifestato la loro solidarietà rispondendo al nostro appello. Da questo numero saremo costretti ad applicare le nuove tariffe già tante volte preannunciate. Chiediamo la vostra comprensione ed il proseguo della vostra fiducia, ricordando sempre che una comunità senza stampa è cieca se non muta e che queste colonne continueranno, finchè potranno, ad esternare il nostro e vostro libero pensiero.

 


 


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 750 - 99 [nuova serie] - novembre

 

 

 

NOSTRI PROBLEMI

 

Come spesso accade, l’uomo propone e Dio o l’Essere Supremo dispongono.

Ci eravamo impegnati a riprendere il ritmo quindicinale dal 31 ottobre scorso, ma una serie di avvenimenti ci hanno costretto a ritardare questa promessa. Cercheremo di farci perdonare pubblicando un numero doppio con data 16 ottobre -15 novembre e preparando per il 30 c.m. il nostro centesimo della serie “magazine” augurandoci, se i nostri lettori e sostenitori ce lo consentono, di mantenere d’ora in poi il ritmo quindicinale per il 2012 e seguenti...

Poche novazioni in questo nostro sempre più martoriato e disastrato mondo.

In Tunisia si è andati alle urne nell’assieme molto positivamente, l’Assemblea Costituente è stata eletta democraticamente ed i risultati sono variegati. Adesso i costituenti debbono fare il lavoro per il quale sono stati eletti ma soprattutto far si che il paese trovi il suo equilibrio, la sua serenità e possa rimettersi al lavoro per proseguire sulla via del progresso, del benessere, della massima giustizia sociale e della convivenza civile.

In Italia il governo Berlusconi, malgrado la caparbia volontà del “Premier” sembra avviarsi al destino del suo predecessore Prodi.

Riusciranno i cittadini italiani a rimboccarsi le maniche e tutti assieme a far uscire il paese dalla terribile crisi che attraversa? Lo vedremo presto.

In Europa e nel mondo si succederanno altre elezioni e saranno e dovranno essere prese decisioni estremamente impegnative. Gli abitanti del pianeta hanno raggiunto quota sette miliardi, sarà bene o male pianificato l’avvenire?

Torniamo ai nostri specifici problemi.

Le attività culturali associative, economiche, ecc. che si sono mantenute in questi primi dieci mesi dell’anno  dovranno progressivamente riprendere il loro ritmo di crociera.

Un’assemblea generale straordinaria è stata convocata dalla CTICI per il giorno 11 novembre, questa AG è contestata da autorevoli membri dell’ufficio di presidenza i quali ricordano le motivazioni e le speranze riposte nell’avvenire del sodalizio due anni orsono.

Abbiamo e manteniamo il nostro impegno informativo e confermiamo che le nostre colonne sono aperte a tutte le opinioni, che sarebbe peccato buttare alle ortiche quasi centoventi anni di tradizione ed esistenza, soprattutto in questo periodo di riordino istituzionale delle strutture italiane e tunisine. Ma è indispensabile, come andiamo dicendo e scrivendo dal giorno in cui Chekib Nouira ha lasciato la presidenza, uscire dal “chiaro oscuro”.

Concludiamo rimandandovi alla attenta lettura  delle pagg. 4 e 55 .

Una risposta di quanto scritto, positiva ed urgente, deciderà dell’avvenire del nostro e soprattutto “vostro” giornale.

 



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