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Prima Pagina
[2011-02-03] - “Uscendo da un gravisimo problema di salute, convalescente e costretto ancora a casa, riprendo il collier chiedendo venia ai lettori per il ritardo. Con questo n°91 del Corriere gennaio-febbraio 2011 auguriamo riprendere il ritmo normale da marzo. Ringraziamo la nostra redazione torinese che attraverso il sito ha continuamente aggiornato le news tenendo informati i lettori di quanto succedeva. Il cartaceo sarà disponibile, si spera, nei primi giorni della settimana prossima”. Il Direttore Elia Finzi >> Leggi.....
EDITORIALE Con il concludersi di un anno e l’aprirsi di un anno nuovo tante speranze, tante sono le attese ma anche tante le paure per le incognite che ci serbano la nostra esistenza e quella del mondo: la paura di un domani in cui sempre meno i domani cantano. Il Corriere, che inizia con l’anno nuovo il suo 56° anno di vita, resiste alle intemperie malgrado le sue difficoltà croniche. Con l’anno nuovo si aprono in Italia e nel mondo le celebrazioni del 150 esimo anniversario dell’Unità d’Italia. Questa Unità , così contesa, così discussa, così vituperata, ma che fu capace di realizzare il sogno di coloro che credettero possibile unire sotto una stessa bandiera un popolo, che pur nelle sue differenza condivideva una storia, una cultura, una lingua ed un territorio comune. Ma soprattutto l’Italia condivideva un ideale politico ben sintetizzato dalla Costituzione del 1848 di Don Peppino, il nostro Mazzini, e ripresa ed ampliata un secolo dopo, all’indomani della Liberazione : L’ ITALIA, UNA E INDIVISIBILE, DALLE ALPI ALLA SICILIA, REPUBBLICA DEMOCRATICA FONDATA SUL LAVORO. Il Corriere nel suo primo editoriale del 03 febbraio 1956 così scriveva: “... Noi vogliamo illustrare questo nuovo Risorgimento del nostro Paese che ha per scopo di realizzare la vera Repubblica sognata da Mazzini, Garibaldi” e da noi tutti. Ed oggi, come nel passato ed in particolare, per noi Italiani all’Estero, queste parole hanno ancora un senso. E proprio perché crediamo da sempre in questo ideale che, nonostante la nostra duratura emigrazione, continuiamo ancor oggi ad essere ed a sentirci ITALIANI. Tanti Auguri per l’Anno Nuovo EVVIVA L’ITALIA UNITA!!!
EDITORIALE
Si conclude il 2010 purtroppo senza grandi novazioni se non quelle del moltiplicarsi delle catastrofi naturali, di quelle artificiali, del numero di abitanti, dalla gestione sempre più egoistica della cosa pubblica e privata nonchè del dominio sempre maggiore della passione sulla ragione. In Italia, cittadini di ogni credo e ceto attendono con giusta ansia il responso delle Camere alla fiducia richiesta dal presidente Berlusconi. Ne riparleremo nel prossimo numero. In Tunisia, approvata la legge finanziaria 2010, festeggiato l’Aid el Kebir, ci si prepara ad affrontare serenamente il 1432 dell’Egira (7 dicembre) e l’anno 2011. Il 10 dicembre si svolgerà l’A. G della SIA. Riferiremo. Il 2010 come i suoi predecessori volge alla fine. Fra pochi giorni daremo il via al 2011 pieno di incognite e di rispettive notizie buone, medie e cattive. La vita, siatene certi, lo ripetiamo per chi continuerà a leggerci, continuerà. Consentiteci di soffermarci sulle vicende del nostro (e soprattutto vostro) giornale. Malgrado le abituali difficoltà siamo riusciti a mantenere regolare la nostra pubblicazione nella sue veste a colori ambiziosa ma costosa, e cercheremo di portare avanti l’iniziativa di recente avviata sul nostro sito internet per quanto riguarda gli aggiornamenti sulle news quotidiane. Continueremo a fare del nostro meglio. Non dovete dimenticare pero’ cari lettori, che il giornale vive UNICAMENTE del contributo dei suoi abbonati e sostenitori e dei sacrifici dei suoi collaboratori. Un saluto ed un augurio di sempre maggiore prosperità a tutte le associazioni, ai residenti ed alle società italiane che operano in Tunisia. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno espresso la loro solidarietà e la loro simpatia. Ad essi diciamo che, il CORRIERE DI TUNISI continuerà come nel passato, ad “esternare il loro pensiero, prerogativa migliore della personalità di un libero cittadino”, ricordando che una comunità senza stampa, se non è cieca è muta. Proprio come lo avevamo promesso anni fa nel nostro primo numero. Tanti auguri ai nostri lettori ed amici, grazie per la loro fedeltà. Riprenderemo, lo speriamo, il “collier” nel 2011 sempre guidati dal nostro inguaribile ottimismo, il quale certamente anche per colpa dell’età, comincia ad incrinarsi.
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EDITORIALE Nel mondo, due avvenimenti maggiori, la vittoria repubblicana alle elezioni di mezzo termine degli Stati Uniti d’America, dopo due anni dall’inizio trionfale del mandato del presidente Obama, e la perdita della maggioranza democratica al Congresso, e l’inizio dei lavori del G20 a Seul. I responsabili dei venti paesi cosidetti più “importanti” dovrebbero gettare le basi di un avvenire e un modo di vivere migliori. Non ci crediamo, ma lo auguriamo. In Italia, la situazione è sempre politicamente più difficile come, purtroppo, quella ambientale, economica e sociale. E’ il momento di ricercare il massimo di sinergie creatrici anziché disperdersi in estenuanti polemiche. Riusciranno gli attuali dirigenti ad arginare tanto degrado apparente e, purtroppo, alquanto reale? In Tunisia, si è festeggiato il 7 novembre, 23° anniversario del Cambiamento, il XXII Simposio dell’RCD ed il terzo congresso dell’OFA (Organizzazione della Donna Araba). Il presidente e la signora Ben Ali hanno presenziato questi avvenimenti con magistrali ed importanti interventi. Ci si prepara a commemorare l’Aid el Kebir che ricorda il sacrificio di Abramo. Rinnoviamo i nostri auguri a tutti i lettori di fede musulmana. Si sono riuniti i presidenti delle associazioni italiane operanti in Tunisia con il preciso scopo di far rinascere quel tanto auspicato dialogo tra tutti per sviluppare e potenziare iniziative comuni. Il clima era molto positivo e costruttivo. Si è anche parlato di vecchi e non risolti problemi. Se son rose, fioriranno. La presenza del nostro Istituto di Cultura e le sue prestigiose manifestazioni danno sempre un gran lustro alla presenza dell’Italia e della cultura italiana in questo paese. L’anno 2010 è al suo penultimo mese . Bisogna pensare alle festività natalizie e cominciare a riflettere sull’anno nuovo, che dovrebbe essere colmo di buone intenzioni e di grandi progetti propositivi. Concluderemo, come sempre, ricordandovi di rinnovare i vostri abbonamenti, di fare abbonare chi non lo è, di utilizzare le nostre pagine per la valorizzazione dei vostri prodotti, di rinnovare o fare accordi pubblicitari. Pagina: Indietro 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 Prossima |
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