Il Corriere di Tunisi 
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Il Corriere di Tunisi “online” riporta le principali notizie pubblicate dal giornale distribuito in abbonamento e in vendita in edicola


In “lettere” la voce dei lettori che ci possono scrivere anche via email


 

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 694 – 71 [nuova serie] - dicembre

 

 

NOSTRI PROBLEMI

 

Mentre andiamo in macchina, si svolge il grande"meeting" mondiale sul clima e l'effetto serra. Centinaia di capi di stato e di governo sono riuniti al capezzale del pianeta.

Chi vincerà? L'uomo o la natura? In medio stat virtus! Lo vedranno comunque le nostre molto prossime discendenze.

L'Europa del dopo Lisbona è nata, ne seguiremo la crescita.

In Tunisia, approvata la finanziaria 2010, festeggiato l'Aïd El Kebir, ci si prepara ad affrontare serenamente il 1431 dell'Egira (18 dicembre) e l'anno 2010.

Ringraziamo gli ambasciatori d'Andria e Benassi per le loro parole, al primo rinnoviamo il nostro arrivederci, al secondo auguriamo lavoro intenso e proficuo, confermandogli la nostra disponibilità e quella delle nostre colonne per quanto lui ed i suoi collaboratori potranno aver bisogno.

L'11 dicembre si svolgerà l'A. G. della SIA. Riferiremo.

Lasciamo passare le feste e riparleremo di COMITES e attività dei vari nostri sodalizi ed associazioni in loco.

Il 2009 come i suoi predecessori volge alla fine. Fra pochi giorni daremo il via al 2010 pieno di incognite e di rispettive notizie buone, medie e cattive. La vita, siatene certi , lo ripetiamo per chi continuerà a leggerci, continuerà.

Consentiteci di soffermarci sulle vicende del nostro (e soprattutto vostro) giornale. Malgrado le abituali difficoltà, siamo riusciti a mantenere regolare la nostra pubblicazione nella sua veste a colori ambiziosa ma costosa, e cercheremo di portare avanti l'iniziativa di recente avviata sul nostro sito internet per quanto riguarda gli aggiornamenti sulle news quotidiane.

Continueremo a fare del nostro meglio.

Non dovete dimenticare pero’ cari lettori, che il giornale vive UNICAMENTE del contributo dei suoi abbonati e sostenitori e dei sacrifici dei suoi collaboratori.

Un saluto ed un augurio di sempre maggiore prosperità a tutte le associazioni, ai residenti ed alle società italiane che operano in Tunisia.

Ringraziamo tutti coloro che ci hanno espresso la loro solidarietà e la loro simpatia. Ad essi diciamo che il CORRIERE DI TUNISI continuerà come nel passato, ad "esternare il loro pensiero, prerogativa migliore della personalità di un libero cittadino". Proprio come lo avevamo promesso più di cinquanta anni fa nel nostro primo numero. Tanti auguri a tutti i nostri lettori ed amici, grazie per la loro fedeltà. Riprenderemo, lo speriamo, il "collier" nel 2010 sempre guidati dal nostro inguaribile ottimismo.

 



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 693 -70 [nuova serie] – 6 / 20 novembre

 

 

NOSTRI PROBLEMI

 

Puntualmente ma senza effettive e drastiche reali soluzioni i “grandi” del mondo si raccolgono attorno al tragico problema della fame, questione che investe più di un miliardo di individui, cioé circa il 6% della popolazione terracquea. Anche il Presidente Ben Ali si è recato a Roma per portare il suo contributo per la ricerca di una saggia decisione e soluzione a questo insoluto dramma. Tutti affermiamo che se si riuscisse ad evitare e convogliare metà degli sprechi dei paesi cosiddetti “ricchi”, la soluzione sarebbe trovata. Allora perchè non si va in questa giusta direzione? Gli interessi e le corruzioni sono troppo forti? Bisogna lottare, lottare, lottare e lottare ancora.

Anche la Signora Leila Ben Ali è stata a Roma per portare il suo valido e brillante contributo al secondo Summit delle mogli dei Capi di Stato dei paesi non allineati.

In Italia la situazione politica è sempre al muro contro muro e malgrado i canti ottimistici di tante  “sirene” la crisi incombe gravemente su milioni di famiglie . Non è tempo di pensare ai problemi  veri del paese anziché perdersi in infinite liti personali? Quando finirà questo giochetto “tu mi distruggi, io ti distruggo” ?

In Tunisia, procede spedito lo studio della finanziaria 2010, si moltiplicano incontri, congressi e “festivals”, e ci si prepara a festeggiare l’Aïd el Kebir che ricorda il sacrificio di Abramo.  Rinnoviamo i nostri auguri a tutti i nostri lettori di fede musulmana.

L’Ambasciatore d’Italia e la Signora D’Andria lasciano il nostro paese per compiuta missione. Il loro soggiorno tra di noi è stato troppo breve e ne siamo dispiaciuti.

Rinnoviamo da queste colonne  tutti i nostri auguri, ringraziandoli per la loro cortesia e per la loro continua e proficua collaborazione.

Come sempre siamo convinti che chi ha bevuto l’acqua di Zaghouan torna volentieri nei nostri lidi.

L’anno 2009 è al penultimo mese, malgrado le innumerevoli difficoltà quotidiane bisogna pensare alle festività natalizie e cominciare a riflettere sull’anno nuovo che dovrebbe essere colmo di buone intenzioni e grandi progetti propositivi.

 



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 692 - 69 [nuova serie] – 21 ottobre – 5 novembre

 

 

NOSTRI PROBLEMI

 

Quasi un anno è passato dalla elezione trionfale di Barak Obama, il quale è stato anche insignito dal Nobel della Pace, ma non vediamo notevoli migliorie né notevoli progressi positivi tra le mille questioni che assillano il mondo.

Non disperiamo, fidiamo nello "Stellone".

In Tunisia, hanno vinto trionfalmente il presidente Ben Alì ed il suo partito RCD. Il 22° anniversario del 7 novembre 1987 vedrà l'inizio del quinto mandato del suo ideatore. Chi ha vissuto, come lo scrivente, i primi giorni dell'indipendenza del paese, ed ha seguito, passo dopo passo, la sua evoluzione dall'interdipendenza all'indipendenza, dal Beilicato alla Repubblica, ai nostri giorni, non puo' non congratularsi degli enormi progressi di questa nazione che da piccola reggenza sotto protettorato francese, con poco più di 2 milioni di abitanti, non solo è uscita dalla zona dei paesi cosiddetti "Sottosviluppati", ma conta adesso tra i più evoluti con una popolazione di oltre 10 milioni di cittadini, e un prodotto interno lordo e procapite in costante aumento. Va sottolineato il fatto che passi da gigante sono stati fatti in questi ultimi vent'anni, dovuti essenzialmente al presidente Ben Alì, al suo governo, ai dirigenti ed alla saggezza del popolo tunisino.

In Italia, le primarie del PD hanno visto la vittoria della mozione Bersani, il quale è il nuovo segretario del partito.

Come in Obama l'anno scorso per gli USA, milioni di italiani sperano che questa elezione possa rasserenare il clima politico, alquanto tristemente degenerato in questi diciotto mesi, e consenta di affrontare veramente e a fondo i pesanti problemi

del paese. Consentiteci un inciso. Rutelli ha lasciato la formazione che, con Veltroni, aveva fortemente patrocinato per un nuovo progetto politico! ma non è stato eletto sulle liste del PD. Non dovrebbe dimettersi e chiedere conferma del suo mandato agli elettori, anche per non seguire le tracce di coloro i quali hanno rimandato Prodi a casa ? Il "ribaltone" è sempre di moda nella penisola italica ?

A Tunisi il 4 novembre Festa delle Forze Armate italiane. Ricorderemo i caduti di tutte le guerre e sentiremo gli inni nazionali italiano e tunisino, alla "Charmeuse", su invito del CA De Felice e dell'Ambasciatore D'Andria.

Si è svolta l'AG della SS Aurora, il 30 ottobre, nella sede del Circolo Italiano. Il consiglio di amministrazione della SIA deve riunirsi quanto prima per preparare l'assemblea generale dei soci con l'elezione e la conferma dei consiglieri da sostituire. Non disperiamo, repetita juvant, di vedere rinascere il tanto auspicato dialogo costruttivo tra tutti coloro che hanno a cuore il passato, il presente ed il futuro della nostra collettività.

Anche il "Corriere" deve pensare al suo avvenire ed al suo divenire, ne riparleremo.


 

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 691 - 68 [nuova serie] – 6 ottobre - 20 ottobre

  

 

NOSTRI PROBLEMI

 

Nel mondo, poche novazioni ed i problemi di sempre si ripropongono acutamente. Sembra che più di un miliardo (1/6 circa) di abitanti della Terra soffra quotidianamente la fame, che in Italia i poveri supererebbero i 3 milioni, e si continua a spendere somme enormi per fare o preparare guerre e guerrette. Chissà quando si fermeranno e se un giorno si fermeranno e se si vedrà un cambiamento di rotta.

In Italia, il clima è sempre più infuocato e la frattura tra i due schieramenti sempre più profonda, si ha un bel fidarsi dello "stellone", ma l'inguaribile ottimismo rischia di essere profondamente scalfito. Le primarie del Partito democratico potranno aiutare ad una svolta? Lo vedremo.

In Tunisia, mentre il governo prosegue la sua opera ed ha messo  in cantiere lo studio del Bilancio 2010, ci si prepara il 25 ottobre alle elezioni presidenziali e legislative, la campagna elettorale è in corso con tutte le guarantige, le manifestazioni di solidarietà e di sostegno alla candidatura del presidente Ben Alì si moltiplicano da ogni parte.

Per i nostri specifici problemi, avremo il 30 ottobre l'assemblea generale elettiva della Società Aurora, di questa società molto si parla, molto si attende, ne riparleremo commentando i risultati e gli eventuali dibattiti.

Il segretario generale della Camera tuniso-italiana di commercio espone la sua visione  futura del sodalizio. Con lui riprendiamo le interviste ai dirigenti delle associazioni italiane in Tunisia. Istituto di Cultura, Dante Alighieri, Circolo italiano, proseguono le loro attività e sappiamo che la SIA sta preparando brillanti iniziative di cui presto

daremo notizia, si prepara come ogni anno la "Kermesse" della "Jeanne d'Arc".

Il 4 novembre, festa delle Forze armate in Italia, nel mondo e a Tunisi.

Non disperiamo di vedere rinascere quel tanto auspicato dialogo in seno ai responsabili della collettività, anche se il clima vigente in Italia spinge sempre di più nel conforto dell'egoismo e nella torre d'avorio delle proprie indistruttibili opinioni coloro i quali tendono ad avere (da soli) sempre ragione, il che, a nostro avviso, vuol dire aver torto.

 


 


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