Il Corriere di Tunisi 
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Il Corriere di Tunisi “online” riporta le principali notizie pubblicate dal giornale distribuito in abbonamento e in vendita in edicola


In “lettere” la voce dei lettori che ci possono scrivere anche via email


 

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 682- 59 [nuova serie] - aprile

 

 

 

NOSTRI PROBLEMI

 

Nel mondo, due avvenimenti di grandissima importanza si sono svolti mentre imperversava un profondo clima di incertezza e preoccupazione per la grave crisi che progressivamente colpisce tutti noi.

Il primo, quello di DOHA, ove la Lega araba si è riunita e durante la quale sono state fatte proprie le sagge proposte della  Tunisia, presentate dal presidente Zine El Abidine Ben Alì e dai suoi collaboratori.

Il secondo, quello del G 20 a Londra, che propone drastiche azioni condivise per far si che si blocchi il ciclo diabolico di: chi è ricco diventi sempre più ricco e chi è povero diventi sempre più povero.

Grandi manifestazioni di buona volontà, tante migliaia di miliardi di dollari profusi per rilanciare l'economia mondiale e fiducia nella ripresa. Azione decisa contro i paradisi fiscali. Il G20 si riunirà nuovamente in settembre di quest'anno. Speriamo in bene.

Riprenderemo, lo auguriamo, dal prossimo numero il nostro programma di lavoro e cioè quello di potenziare le inchieste e ritrasmettere richieste ed eventuali risposte ai questi dei nostri lettori ed estimatori.

Per concludere confermiamo la nostra convinzione  che l’Italia non è spaccata in due. Noi crediamo che con la discussione ed il dialogo pacato e la costruttiva contrapposizione delle idee si possa navigare verso il progresso ed il benessere di tutti e per tutti o perlomeno quasi tutti.

Ovviamente, e continueremo imperterriti a farlo, bisogna lottare contro le “presidentiti”, gli egoismi ed i piccoli giochetti di potere (che lasciano il tempo che trovano), le sopraffazioni e ricercare veramente le sinergie ed i denominatori comuni. Dobbiamo far funzionare le associazioni (che non appartengono a nessuno ma a tutti), dobbiamo pungolare le istituzioni (anche nel loro interesse) e soprattutto superare l’attuale situazione di paratie stagne e mugugno.

Buona Pasqua, Scialom, Pace, Salam, grazie ai lettori, amici e corrispondenti par gli auguri ricevuti che ricambiamo di cuore.

Ricordiamo infine, repetita juvant, che le notizie debbono esserci trasmesse PRIMA della manifestazione programmata e non DOPO e che i tempi utili (salvo eccezionalità) sono il 5 del mese per il numero del 20 ed il 20 per il numero del 5.

Rinnovate i vostri abbonamenti scaduti, fate abbonare chi non lo é, utilizzate le nostre pagine per la    valorizzazione dei vostri prodotti e l’informazione sulle vostre attività. Ne abbiamo mutualmente bisogno.

 



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 681 - 58 [nuova serie] - marzo

 

 

compleanno

 

Tre anni orsono per il cinquantesimo anno di vita abbiamo inaugurato la terza veste editoriale, quella molto ambiziosa "euromediterranea" a colori, su carta patinata formato "magazine". Non è stato e non è un lavoro facile, ma costoso sia economicamente sia per il quotidiano sacrificio di tutti i nostri collaboratori che doverosamente ringraziamo assieme ai nostri lettori, sostenitori ed abbonati ai quali ricordiamo, semper fidelis, questo paragrafo della premessa pubblicata sul N°1 (1956): “IL CORRIERE DI TUNISI» è lieto d’iniziare le sue pubblicazioni al sorgere di un’era nuova per la Tunisia. Era nuova che noi salutiamo con rispetto, e al nostro saluto uniamo la promessa di contribuire con il nostro lavoro alla sempre crescente prosperità del Paese, e l’augurio fervido e sincero di pace, benessere operoso e di una intensa comunione d’affetti e di pensieri fra tutte le differenti collettività che vi vivono, perché la Libertà regni per tutti, l’Uguaglianza fra tutti e la Fratellanza nel cuore di tutti."

Ripubblichiamo, memori e riconoscenti, rinnovando oggi il nostro augurio di buon lavoro in questo non facile momento, per l’Italia e per il mondo, la lettera inviataci da Gianni Letta per i nostri cinquantanni :

 

Caro Direttore

Mi associo con grande piacere a quanti celebrano con legittimo e giustificato orgoglio cinquant’anni di stampa italiana in Tunisia. Non so se Giuseppe Finzi, quando fondò nel lontano marzo del 1956 "Il Corriere di Tunisi" immaginava che la sua amata pubblicazione avrebbe riscosso un così lungo e straordinario successo. So però che da quel momento “Il Corriere” ha accompagnato costantemente la vita di generazioni di italiani, registrando con puntualità ed affetto vicende e fatti quotidiani di cronaca e di cultura, mantenendo sempre vivo nella nostra Comunità un forte sentimento di appartenenza all’Italia. Attorno a Lei Direttore, al suo straordinario e appassionato impegno morale e civile, si sono idealmente raccolti negli anni tutti coloro che hanno trovato nel "Corriere" una voce libera e autorevole, una fonte preziosa di informazioni e commenti su quel che succedeva in Patria e nel Paese che li ospita. Sulle pagine del “Corriere” gli italiani di Tunisi hanno visto scorrere sia i grandi eventi che hanno segnato lo sviluppo economico e sociale dell’Italia sia quelli che hanno positivamente trasformato negli anni il loro Paese di accoglienza. Il collegamento con l’Ambasciata è stato sempre importante e fondamentale per l’uscita del giornale. “Il Corriere” è stato ed è tuttora visto come la voce stessa dell’Italia, una voce amica che informa, che ricorda i propri diritti e che richiama ai propri doveri tutti gli italiani di Tunisia. Auguro a Lei, caro Direttore, e al “Corriere di Tunisi” di proseguire con lo stesso successo questa lunga e straordinaria storia e sono certo che i suoi lettori accompagneranno sempre il Suo impegno e quello della Sua famiglia con la stessa immutata riconoscenza ed affetto. Complimenti e auguri con un caro saluto.

 

Gianni Letta

 


 


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 680 - 57 [nuova serie] - marzo

   

NOSTRI PROBLEMI

I “grandi” del mondo non sembrano trovare adeguate soluzioni ad una crisi strutturale che impone in tempi sempre più brevi la necessità di trovare nuove regole e, soprattutto, nuovo comportamento e sempre maggiore onestà e responsabilità. Attendiamo, speriamo e chi ha fede preghi. In Italia si rilancia il nucleare con i recenti accordi con la Francia. Il Partito Democratico sostituisce il dimissionario Veltroni con il suo vice : Franceschini, alla quasi unanimità dei costituenti, fino al previsto congresso di ottobre. È, secondo noi, una scelta saggia, considerata l’imminenza delle elezioni del prossimo giugno. Le “ronde” (e le conseguenti “rondinelle”) previste per rafforzare la sicurezza dei cittadini debbono, ed è proprio un colmo, essere a loro volta sorvegliate da carabinieri e poliziotti per evitare tafferugli e disordini. Si attendono chiare regole, altrimenti si rischia di tornare all’olio di ricino. In Tunisia il mese di marzo è un mese che contempla date importanti per la nazione e la popolazione le quali si preparano a celebrarle con la dovuta considerazione. Il giorno 9 è il MULED (nascita del profeta), cogliamo l’occasione per rivolgere a tutti i cittadini mussulmani i nostri più fervidi auguri. Il 20 sarà compiuto il 53° anno dalla proclamazione dell’indipendenza, dopo 70 anni di protettorato, il 21 é la festa della gioventù. Come ogni anno dedicheremo gran parte del prossimo numero alle ricorrenze. D’altra parte il paese si prepara alle prossime ed importanti scadenze elettorali (aprile). Intensi i dibattiti e notevole e sempre meritevolissima l’azione del presidente Ben Alì e del suo governo. Ricordiamo ai nostri lettori le ghiotte manifestazioni proposte dal V° appuntamento con la Sicilia e “Sapere e Sapori del Sud”.  Alleghiamo a questo numero il variegato ed interessantissimo programma “marzo-aprile” dell’Istituto Italiano di Cultura. Segnate i giorni utili sulla vostra agenda. Per concludere attendiamo con fiducia il risultato delle riflessioni che dovranno portare all’attuazione del futuro radioso avvenire delle nostre associazioni, in particolare, Camera Tuniso-Italiana di Commercio, Società Italiana di Assistenza,  Aurora ecc. ecc. Le nostre colonne sono sempre a disposizione ed anche se necessario i nostri locali per promuovere incontri e dibattiti.



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 679 -56 [nuova serie] - febbraio

 

 

 

NOSTRI PROBLEMI

 

Nella sempre più imperiosa ed affannosa ricerca di nuove basi economiche e finanziarie, i grandi del G7 preparano il G20, mentre sempre più cupo diventa l’avvenire quotidiano di milioni di disoccupati. Speriamo si faccia presto per superare il difficilissimo momento che attraversiamo. In Italia dopo l’Abruzzo anche la Sardegna sarà diretta dal PDL. Conseguenza Veltroni si dimette da segretario del PD ed il centro-sinistra è sempre più in difficoltà per svolgere il suo compito di opposizione. Eppure il momento è importante. Le scadenze elettorali (europee ed amministrative) sono già fissate, leggi e riforme sono all’ordine del giorno, sembra urgentissimo riconfermare o indicare il timoniere. Nel frattempo le conseguenze della crisi mondiale sono sempre più preoccupanti.

In Tunisia mentre prosegue intensa l’attività del governo per agire positivamente e ridurre al massimo l’impatto della crisi mondiale, il presidente Zine El Abidine Ben Alì ricorda il 20° anniversario della fondazione dell’UMA (Unione del Magreb Arabo) di cui é uno dei motori e sostenitori più dinamico.

Per i nostri specifici problemi risponde, ai nostri quesiti, in modo estremamente esauriente ed interessante, l’ambasciatore d’Italia in Tunisia, Antonio d’Andria (Pagg. 4/5/6). Auguriamo che quanto scritto sia motivo di attenta riflessione consentendo di confortare sempre più iniziative positive, condivise e costruttive. La rubrica MISCELLANEE ha sempre più successo. Scrivete ed esternate opinioni e richieste. È una manifestazione di interesse, uno scambio di idee che sono arricchimento. Chiediamo per concludere, venia ai nostri corrispondenti per il ritardo con il quale, talvolta, rispondiamo. Le ragioni sono note: abbondanza di materia, limiti di spazio e di cadenza di pubblicazione. Anche per queste ragioni rimandiamo al prossimo numero la continuazione dei “dossiers” su pensioni, AIRE ecc. ed ovviamente il dibattito correlativo. D’altra parte ci scusiamo se il giornale non esce con la dovuta puntualità, da noi ardentemente sperata. Le difficoltà e gli imprevisti sono tanti. Lottiamo tenacemente, speriamo arrivarci. Aiutateci e compatiteci.

 



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