Il Corriere di Tunisi 
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Il Corriere di Tunisi “online” riporta le principali notizie pubblicate dal giornale distribuito in abbonamento e in vendita in edicola


In “lettere” la voce dei lettori che ci possono scrivere anche via email


 

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 674 – 51 [nuova serie] novembre

 

 

nostri  problemi

 

Nel mondo la vittoria del candidato democratico alla casa bianca, Barak Obama, ha portato un vento di buon augurio e di auspicio di serenità da ritrovarsi in un periodo di così profondo disagio internazionale.

Uniamo a tante speranze anche la nostra di tutto cuore.

Purtroppo in Congo si risvegliano guerre tribali e "piccoli" genocidi. Malgrado autorevoli interventi non sembrano apparire schiarite e ci si prepara tristemente a ricadere nel baratro.

In Tunisia è stato solennemente celebrato il XXI° anniversario del 7 novembre 1987, al magistrale discorso del presidente Zine El Abidine Ben  Alì il quale ha ripercorso le tappe ed i traguardi ad oggi rag-giunti e le prospettive di avvenire, malgrado il difficile momento internazionale,  si sono aggiunte le molte positive considerazioni degli uomini politici e gli intellettuali convenuti da ogni parte del mondo per testimoniare i progressi notevoli fatti dalla Tunisia in questi ultimi anni.

In Italia malgrado la fermezza e la certezza di ben fare dei governanti il clima sociale e studentesco é in sempre maggiore agitazione e le fasce di povertà sempre più ampie e preoccupanti.

Fidiamo nello "stellone" ma fino a quando?

Per i nostri specifici problemi siamo sempre in attesa dei dati relativi agli iscritti all’AIRE ed alla relativa ed eventuale elezione del COMITES/Tunisi con la conseguente reinserzione degli italiani di Tunisia nel novero decisionale del nucleo Europa-Nord Africa (CGIE) dal quale sono stati ingiustamente esclusi dal dicembre 2003.  Dalla memore visita del ministro Mantica in Tunisia alcuni anni orsono, attendiamo un cenno.

La breve ma intensa visita dell’on. Urso é stata, tra l’altro, l’oc­casione di un positivo incontro con gli operatori italiani qui sta­biliti. E’ stata sottolineata l’importanza della Camera tuniso-italiana di commercio ed industria e della opportunità di sviluppare le sinergie tra tutti coloro che si occupano del settore.

Ovviamente, aggiungiamo, la necessità di far circolare l’informazione prima dell’avvenimento e non dopo.

L’Aurora ed il suo presidente ci informano circa la recente assemblea generale indicando il sito telematico del sodalizio al quale ci si può rivolgere. Il Circolo italiano, sempre attivo, segnala le sue prospettive. La SIA continua ad operare per venire incontro ai meno abbienti e procede nella ristrutturazione della sua sede, rue du Maroc. Tutto bene e sempre positivamente attivi Istituto italiano di cultura, Dante Alighieri e scuola italiana.

Concludiamo ricordando di scrivere,  mandare e-mail o fax per trasmettere il vostro pensiero, le telefonate o le lamentele verbali lasciano il tempo che trovano.

Scripta manent.

E,  per ultimo, è tempo di pensare al rinnovo dell’abbonamento 2009, grazie.

 


 


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 673 – 50 [nuova serie] novembre

     

nostri  problemi

 

Dopo una brevissima schiarita la situazione delle strutture portanti del mondo globalizzato delle finanze e delle borse fa sempre più sentire preoccupanti scricchiolii. I cattivi profeti ricordano gli inizi della grande crisi del 1929 prevedendo l’apocalisse dell’attuale sistema finanziario e monetario, altri chiedono con urgenza un "New deal" per superare il difficilissimo momento. Tutti i "grandi" del mondo studiano e propongono le "migliori" terapie per guarire il malato.

Speriamo in bene.

In Italia la situazione é sempre più arroventata e mentre il PD convoca la "piazza" il 25 ottobre per manifestare dissenso all’operato del governo, affermando fare proposte alternative e costruttive, Berlusconi ed i suoi confermano la loro volontà di tirare diritto convinti della bontà del loro operato.

Noi avremmo voluto un dialogo sereno; sembra impossibile. E’peccato.

In Tunisia ci si prepara a festeggiare il XXI° anniversario del 7 novembre 1987. I1 presidente Ben Alì, il suo governo e i responsabili tutti, passano fieramente in rassegna i risultati raggiunti ad oggi affermando che la Tunisia supererà l’attuale difficile momento con il minimo di danni.

Per i nostri specifici problemi siamo sempre in attesa dei chiarimenti richiesti in merito ad iscritti all’AIRE ed elezione dei COMITES e del CGIE. Sembra però confermarsi, malgrado violente proteste, l’idea di rimandare (nel mondo)le predette elezioni a data da des­tinarsi (anche se la legge le prevede per il primo semestre 2009).

Si è svolto a Roma, con notevole successo, un importante convegno sull’editoria nel mondo, ne riparleremo ampiamente sul prossimo numero. D’altra parte anche la FUSIE dovrebbe preparare il congresso con il rinnovo dei suoi organi direttivi.

Non abbiamo ricevuto l’atteso rendiconto ed il programma di attività della SS AURORA, la SIA ha subito una grave perdita con la scomparsa del compianto vice-presidente Biagio Schembari, ciò nondimeno sta preparando un programma per venir sempre più positivamente incontro ai nostri anziani meno abbienti. Dalla CTICI abbiamo ricevuto e puntualmente pubblichiamo un ampio rendiconto delle sue attività. (Attività svolte e da svolgersi di cui eravamo, purtroppo, all’oscuro) permane comunque, stando alle nostre informazioni, un profondo disagio tra numerosi membri del consiglio di amministrazione. Confidiamo nella visita e nei previsti prossimi incontri con l’On. Urso e con l’ambasciatore d’Andria per chiarire una buona volta la situazione.

Dal 26 ottobre torna l’ora legale.

Concludiamo informando i  lettori che la rubrica del nostro Daniele Passalacqua é rinviata al 15 novembre (l’ottobre musicale si conclude il 31 ottobre), chiediamo sempre venia per il ritardo con il quale pubblichiamo numerosi articoli pervenutici. Stiamo però tentando con la nuova rubrica «miscellanae» di rispondere ed esternare il maggior numero di quesiti che ci pervengono.

Scrivete, mandate mail, fax ecc. ma sempre possibilmente entro il 5 ed il 20 del mese.

 


 


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 672 – 49 [nuova serie] ottobre

 

 

 

nostri  problemi

 

Nel mondo un clima di panico si é istaurato, malgrado tante belle affermazioni dei governi, i piccoli risparmiatori rischiano di perdere il frutto delle loro sofferte economie mentre abilissimi speculatori consolideranno le loro fortune più o meno costruite con fruttuose operazioni di borsa.

In Italia, malgrado una situazione alquanto difficile i contrasti tra maggioranza ed opposizione ci fanno sempre più pensare ai polli di Renzo di Manzoniana memoria.

In Tunisia, concluso il mese di Ramadan e degnamente festeggiato l’Aïd el Fitr, il presidente Ben Alì, il suo governo ed i responsabili tutti operano per fronteggiare una situazione difficile, completare l’iter della finanziaria 2009 e procedere al completamento delle poderose infrastrutture secondo le previsioni dell’XI° piano quinquen­nale.

I nostri specifici problemi anch’essi al centro delle preoccupazioni dei responsabili (così credevamo e così vogliamo sempre credere, vittime del nostro “inguaribile” ottimismo) ibernati durante l’estate conclusasi tardivamente con la fine del mese di Ramadan, meritano una attenta valutazione. L’assemblea generale della associazione sportiva AURORA si é svolta il 27 settembre (non elettiva) ed il suo presidente ci ha promesso un ampio rendiconto, molto atteso dai soci attivi ed anche da quelli,numerosi, che ci hanno detto essere all’oscuro dell’attività di questo storico sodalizio. Dalla Camera tuniso-italiana di commercio abbiamo poche notizie relative alle sue attività, sappiamo che un folto numero di imprenditori si é riunito su richiesta del presidente della commissione ad hoc (Ivo Viotto) ed ha designato due membri del consiglio per attuare il tanto atteso progetto relativo alla nascita della sezione imprenditori. Se son rose fioriranno.

Dobbiamo doverosamente parlare,lo abbiamo accennato in precedenza, del grave problema e dalle non meno gravi conseguenze provocate dai visti non rilasciati o solo in un primo tempo parzialmente rilasciati ad un gran numero di studenti tunisini in possesso della regolare certificazione della lingua italiana (Istituto di Cultura e Dante Alighieri) studenti i quali dovevano proseguire i loro studi universitari in Italia. Non entriamo nel merito della questione, non sappiamo da chi e perché é stata creata questa situazione, non é di nostra competenza. Ma vorremmo sapere se é lecito creare tante difficoltà a questi studenti i quali andando in università italiane e completando i loro studi nella penisola saranno domani i migliori portatori delle sinergie tra i due paesi; dobbiamo anche segnalare che le iscrizioni ai corsi di italiano si sono notevolmente ed in modo preoccupante ridotte. Qui ribatte la lingua dove il dente duole, il malessere diffuso che serpeggia in modo sempre più percepibile in seno agli italiani qui operanti e residenti é, sempre a nostro avviso, dovuto al fatto che da quasi quattro anni manchiamo di un organismo coordinatore eletto (COMITES) che possa discutere respon­sabilmente e collegialmente con le autorità istituzionali dei numerosi e complessi problemi che nascono ogni giorno, non ultimo quello della quasi totale mancanza di circolazione dell’informazione tem­pestiva così necessaria per prevenire ed evitare situazioni che di facile soluzione dapprima, diventano poi difficilmente solubili.

Da mesi chiediamo di sapere quanti sono gli iscritti all’AIRE,da mesi aspettiamo risposta, pertanto fermamente promessa. Sono passati quasi otto mesi dal giorno in cui l’ambasciatore d’Andria e la sua gentile signora hanno ricevuto gran parte dei responsabili della collettività. Fuoco di paglia? d’altra parte non possiamo non ricordare che si é riunita a Parigi la commissione del CGIE Europa Africa del Nord alla quale puntualmente non siamo stati ne convocati ne sollecitati. La Tunisia non fa parte del Nord-Africa?

Concludiamo congratulandoci, malgrado immani difficoltà, per i brillanti risultati ottenuti dai nostri operatori culturali (Istituto, Dante Alighieri, Scuola italiana ecc.) Non altrettanto possiamo dire di tutte le altre attività (compreso il famoso distretto) di cui siamo totalmente all’oscuro se non attraverso informazioni che riceviamo da varie agenzie.

Chiediamo venia per la ritardata pubblicazione dei numerosissimi articoli pervenuti. Luglio, agosto e settembre hanno visto le nostre pubblicazioni rallentate.

 



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 671 - 48 [nuova serie] settembre

     

 nostri  problemi

 

Questo numero del giornale esce in modo anomalo (16 pagine) perché abbinato ad uno speciale  (52 pagine) interamente dedicato alla poderosa mostra :"Pittori italiani di Tunisia" che si svolgerà dal 18 settembre al 15 ottobre 2008.

Avremmo voluto vedere questa ripresa autunnale all’insegna dell’ideale olimpico i cui giochi si sono conclusi fastosamente il 23 agosto. Purtroppo non é stato così, da ogni parte del mondo si notano rigurgiti di "guerra fredda" e di malcelata volontà di "cazzottare". Speriamo che la ragione si imponga alla passione e si ritrovi il saggio cammino del dialogo.

È iniziato per i mussulmani il mese sacro di Ramadan il quale si concluderà attorno al 30 settembre.

Milioni di studenti riprenderanno o hanno già ripreso il cammino della scuola. Le vacanze son definitivamente finite. 

In Italia la situazione  (come in gran parte d’Europa)  è complessa e difficile. I1 governo Berlusconi è molto ottimista, ma terribili nodi non per ultimo quello dell’Alitalia sembrano insolvibili. La situazione economica non è facile, e la speranza di dialogo tra tutti per fronteggiarla in modo intelligente e positivo è sempre più evanescente.

In Tunisia malgrado un caldo pesante afoso e persistente, il presidente Ben All ha effettuato un importante rimpasto ministeriale ed ha rinnovato e potenziato l’ufficio politico dell’R.C.D. Si moltiplicano le azioni di solidarietà per i meno abbienti. Il lavoro riprende con una certa difficoltà il tempo quotidiano del digiuno oltrepassa le 14 ore.

Come previsto e preannunciato i nostri specifici problemi sono sempre nel congelatore. Il periodo estivo non è stato occasione di riflessione ma di svago.  Eppure non pochi problemi sono sorti, a quanto ci é stato riferito,  sia a cittadini italiani qui residenti ed operanti sia a studenti tunisini i quali pur avendo ottenuto i loro diplomi dall’Istituto italiano di cultura e dalla Dante Alighieri sono stati confrontati a notevoli e incomprensibili difficoltà per l’ottenimento del visto d’ingresso  per proseguire i loro studi universitari in Italia.

Sempre più necessaria la rinascita del COMITES, naturale strumento coordinatore nonché trasmettitore di notizie e necessario collegamento tra autorità locali, consolari e diplomatiche italiane, CGIE,  MAE, Italiani nel mondo, ecc...

Ne riparleremo ancora e ancora...

 



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