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nostri problemi In Tunisia il mese di marzo ha riempito la sua agenda di ricorrenze e festività tra cui la proclamazione dell’Indipendenza del paese dalla Potenza protettrice, la Francia, il 20 marzo 1956, la Festa della Gioventù, il 21 marzo e tra pochi giorni il Mouled che festeggia la nascita del profeta Mohamed. La dichiarazione d’Indipendenza corrisponde anche per noi all’anniversario del Corriere che festeggia il cinquantaduesimo anno di vita. Sempre in marzo e precisamente il 23, sarà celebrata la Pasqua. A tutti l’augurio di poter celebrare le propie ricorrenze nella serenità e nella gioia. La data per le elezioni si avvicina a passi da gigante. In questo numero vi abbiamo presentato i vari schieramenti politici. Il prossimo numero, per rispondere ai nostri più specifici interessi, presenterà la lista dei candidati degli italiani nel mondo dando particolare rilievo ai candidati della Circoscrizione Africa, Asia, Oceania e Antartide. Sappiamo per evidenti legami familiari che Silvia Finzi si candida con Nino Randazzo nelle liste del Partito Democratico per il Senato e che Marco Fedi e Romina Crosato nelle liste del PD per la Camera. Per la prima volta abbiamo un candidato del Nord Africa, del Sud Africa e due dell’Austrialia. Pur certamente peccando di parzialità, nondimeno presenteremo in modo corretto e professionale tutte le liste aprendo anche uno spazio a tutti i candidati, qualunque sia il loro orizzonte politico. Francia e Spagna hanno visto il proprio elettorato spostarsi verso la sinistra o confermarla nelle loro scelte. Che farà l’Italia? Il CGIE si è riunito in questi giorni ed ha eletto Silvana Mangione, quale nuovo Vice Segretario Generale Commissione Continentale Paesi Anglofoni ExtraEuropei . Il Ministro Franco Danieli ha spiegato le modifiche per le prossime elezioni soprattutto per quello che riguarda l’elezione dei candidati nella circoscrizione estero. Buone feste a tutti i nostri lettori cattolici o musulmani, ai tunisini ed agli italiani e per i nostri candidati, buona campagna elettorale!
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nostri problemi Nel mondo e sopratutto nella "vecchia" Europa, forse un po’ dimentichi del mai sopito "brasero" balcanico si è, nell’assieme, riconoscendo l’indipendenza del Kossovo, aggiungendo, volenti o nolenti un nuovo elemento destabilizzante in questa zona sensibile anziché con pazienza e perseveranza ricercare una non facile ma necessaria possibilità di reciproca e costruttiva convivenza. In Tunisia si è ricordato il compleanno dell’UMA (Unione del Magreb Arabo) che avrebbe dovuto e dovrebbe essere il “pendant” dell’Unione Europea ed il suo “Partners” previlegiato. Si è riunita con positivi e molto costruttivi incontri la grande commissione mista Marocco-Tunisina, procedono intensi i lavori preparatori del congresso del partito di maggioranza RCD e si pensa attivamente alle elezioni del 2009 per le quali candidato preferito è il presidente Zine El Abidine Ben Ali. In Italia parte la campagna elettorale (ma si è mai fermata da due anni a questa parte?) e presto sapremo con precisione quanti saranno i candidati “premier”. Sul prossimo numero pubblicheremo le dovute informazioni per gli elettori che nel mondo voteranno, per la seconda volta. Anche in Tunisia si voterà per corrispondenza con modalità non diverse da quelle di due anni orsono. A Roma i primi di marzo, si riunisce in plenaria il CGIE ed anche il direttivo della FUSIE (federazione unitaria della stampa italiana all’estero). Saranno riunioni importanti, riferiremo ampiamente sul prossimo numero. I nostri specifici problemi Con maggiore puntualità i nostri corrispondenti, le nostre istituzioni e le nostre associazioni stanno inviando informazioni. Siamo convinti che cosi si fa opera utile sia per i nostri lettori sia per coloro che intendono programmare la loro partecipazione ai numerosi eventi che quotidianamente sono da più parti programmati. Riprenderemo il ciclo delle interviste dal prossimo numero.
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nostri problemi Il 13 e 14 aprile i cittadini italiani sono chiamati alle urne con la medesima legge elettorale con la quale si é votato nel 2006 e per la seconda volta nella storia del dopoguerra anche gli italiani nel mondo voteranno. In questo numero non faremo l’abituale carrellata ma riprenderemo parte di un nostro editoriale di circa dieci anni or sono. Erano appena stati eletti i COMITES nel mondo, tra i quali quello di Tunisi e poco si parlava di "euro-mediterraneo" ... "Siamo stati a Roma per un breve viaggio: abbiamo incontrato a lungo l’on. Pezzoni il quale con un folto e qualificato gruppo di parlamentari di tutte le tendenze vuole, molto giustamente, rilanciare e potenziare le relazioni euromediterranee. Il progetto è ambizioso ma estremamente giustificato. Come abbiamo già scritto, molto ci unisce e poco ci divide. L’avvenire, il nostro avvenire, fiorirà o rifiorirà nel Mediterraneo. Siamo anche stati al MAE ove, in presenza del nostro Ambasciatore, ministro Cangelosi, siamo stati ricevuti dal Direttore Generale della DGEAS, ministro FERRARIN e dal segretario generale del CGIE, consigliere Palladino. Le recenti elezioni dei COMITES, quelle future del CGIE, la posizione della Tunisia e quella dei rappresentanti dell’Africa sono stati al centro dei colloqui. Molto positive le impressioni raccolte per lo svolgimento ed i risultati delle elezioni nella circoscrizione di Tunisi". (N° 485 Agosto 1997). I nostri specifici problemi L’ambasciatore Antonio d’Andria con la gentile signora ed i suoi più vicini collaboratori hanno ricevuto alla "Charmeuse" alcuni ex eletti del disciolto COMITES/Tunisi ed i massimi dirigenti delle attuali associazioni ancora attive in questo paese. E’ stata l’occasione di un dibattito interessante dal quale attendiamo positivi frutti. E’ emersa fortemente la necessità di agire in stretta sinergia e soprattutto uscire dalla frammentazione e la forte abitudine di coltivare, egoisticamente, il proprio "orticello". Pochi giorni dopo l’ambasciatore ha ricevuto il consiglio di amministrazione della Camera Tuniso-Italiana di Commercio ed Industria in presenza dei suoi collaboratori e della direttrice dell’ICE. Si é parlato del divenire della Camera la quale per interessare i suoi soci, siano essi tunisini o italiani, deve trovare il modo di potenziare i suoi servizi rendendoli utili e quasi indispensabili per gli operatori. Certamente rispondendo alle nostre prossime domande il presidente ed il suo consiglio potranno informare i nostri lettori di cui gran parte sono anche soci. Concludiamo ringraziando vivamente il nostro ambasciatore il quale, con le risposte alle nostre domande, ha aperto il ciclo di interviste che ci proponiamo di fare a tutti coloro che in questo paese si occupano di questioni italiane ma anche e soprattutto italo-tunisine ed euro mediterranee. Ripetita juvant: i tempi per essere pubblicati sono il 5 per il numero del 15 ed il 20 per il numero del 30. Grazie.
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nostri problemi Elezioni, elezioni... si vota in Serbia, si voterà in Russia, negli Stati Uniti d’America e forse nuovamente ed anticipatamente in Italia.. Sempre accesi i conflitti mondiali endemici ai quali si é aggiunto, sanguinoso, e grave quello del Kenia che dopo burrascose e contrastate elezioni si avvia verso la guerra civile. In Tunisia il presidente Zine El Abidine Ben Alì ha ricevuto il corpo diplomatico inaugurando l’anno amministrativo 2008, ha riunito i governatori, ha ricevuto capi di Stato, ha pronunciato discorsi magistrali e con l’ausilio del primo ministro, del governo e dei dirigenti, del partito di maggioranza l’RCD (il quale prepara attivamente il suo prossimo congresso) continua brillantemente, positivamente e con apprezzatissimi risultati la sua azione per il progresso ed il benessere dei suoi concittadini con particolare riguardo ai giovani ed agli anziani. In Italia “tanto tuonò che piovve”, il governo Prodi é caduto al Senato per i voti contrari di Dini e Mastella, suoi ex-alleati. Era una morte annunciata. Il presidente Napolitano ha concluso le sue consultazioni. Berlusconi ed i suoi alleati chiedono elezioni subito con la legge elettorale vigente; Veltroni e gran parte degli altri partiti dell’Unione chiedono prima riforme, per evitare ingovernabilità e ricatti. I prossimi giorni conosceremo le decisioni del Capo dello Stato Italiano. I nostri specifici problemi. In questo ultimo giorno di gennaio 2008 si parlerà di associazionismo e dell’eventuale rinascita del COMITES/Tunisi il quale dovrebbe obbligatoriamente far parte con un suo comitato eletto alle assisi del prossimo CGIE che dovrà essere eletto a sua volta nel 2009. In effetti dovranno ritrovarsi gli eletti dell’ultimo COMITES/Tunisi (prima del suo scioglimento) ed i rappresentanti di tutte le associazioni attualmente attive in Tunisi. Di questa riunione parleremo ampiamente sul prossimo numero. Sempre intensa e positiva l’opera delle nostre istituzioni culturali in stretta collaborazione con le strutture universitarie tunisine. Dinamici e sempre estremamente interessanti gli incontri, i dibattiti, le manifestazioni economiche, scientifiche, turistiche di partenariato, ecc. Ricordiamo per concludere, con l’augurio di essere letti, seguiti ed ascoltati che comunicati, informazioni, inserti, avvisi ecc... da pubblicare sul nostro foglio debbono pervenirci per il numero del 15 il giorno 5 e per il numero del 30 il giorno 20 del mese. Ricordiamo anche a chi non lo ha ancora fatto di rinnovare l’abbonamento. Il servizio sarà sospeso dal prossimo numero di febbraio 2008.
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