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In Tunisia
LA STRAGE POTEVA ESSERE EVITATA
Lo scorso 19 febbraio, la Farnesina, attraverso il sito viaggiaresicuri.it, ha diffuso una nota molto chiara e dettagliata in merito alle precauzioni da prendere in caso di viaggio in Tunisia. Le misure previste avrebbero probabilmente potuto scongiurare, o almeno rendere meno sanguinoso, l’attentato del 18 marzo scorso. >> Leggi.....
“I MURI DI TUNISI. SEGNI DI RIVOLTA” Raccontare tramite le foto delle scritte e delle immagini dei muri della capitale la complessa fase di transizione democratica vissuta dalla Tunisia a partire dalla rivoluzione del 2011 fino allo svolgimento delle elezioni del 2014, compresi i suoi momenti difficili e le contraddizioni. >> Leggi.....
NUOVO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Beji Caid Essebsi, anziano leader del primo partito del Paese, il laico Nidaa Tounes, si avvia a diventare il nuovo presidente della Tunisia, il primo capo di Stato eletto a quattro anni dalla caduta di Ben Ali. >> Leggi.....
Considerazioni europee sulla nascente democrazia Il 26 ottobre 2014 è certamente una data da annoverare tra le più importanti per la politica tunisina e per il processo di institutional democratic building. >> Leggi.....
Una giornata in un seggio elettorale alla periferia di Tunisi Alle 2 di mattina del 26 ottobre, giorno delle elezioni, non avevo ancora ottenuto il mio accreditamento per essere osservatrice di lista in un seggio della periferia popolare di Tunisi e fino a poche ore prima della sua apertura non si sapeva ancora se avremmo si o no ottenuto la nostra carta d’accesso. Alle 3 di mattina abbiamo ottenuto le carte dall’ISIE (Instance Supérieure Indépendante pour les Élections) e ho potuto ritirarla solo alle 5 di mattina. >> Leggi.....
LA PARITÀ DI GENERE E LO STATO CIVILE IN TUNISIA
Una svolta culturale per il mondo arabo >> Leggi.....
Le prime manifestazioni di piazza nel 2011. Con fatica ora il Paese è vicino alla normalità. E il premier Jomaa può contare sulla società civile per le decisive elezioni del 2014. >> Leggi.....
Alle 21 di sabato 14 dicembre è stato scelto infine il successore di Ali Laarayedh che avrà il compito di guidare un nuovo esecutivo tecnico fino alle elezioni per le quali nessuna data è stata ancora decisa. >> Leggi.....
IL MANCATO ACCORDO SUL NOME DEL FUTURO PREMIER RITARDA IL DIALOGO NAZIONALE Come previsto dalle disposizioni della tabella di marcia del “quartetto” degli sponsor per il Dialogo nazionale, i soggetti impegnati nei colloqui avrebbero dovuto accordarsi sul nome del successore di Ali Laârayedh, in qualità di Primo Ministro del Paese, prima della data odierna. Ad oggi, invece, le discussioni politiche interne riguardanti il “toto nome” per chi sarà il futuro premier della Tunisia, risultano essere ancora in corso presso il Ministero dei Diritti umani e della Giustizia, vedendo coinvolti tutti i rappresentanti del quartetto e quelli dei partiti politici che partecipano al Dialogo nazionale. >> Leggi.....
Il mosaico della crisi politica
Stato dell’arte della transizione tunisina Il processo di transizione in Tunisia sta attraversando la sua crisi peggiore. Già l’omicidio di Shukri Belaid in febbraio aveva segnato un punto cruciale, scatenando un ampio dibattito sulla legittimità di un governo interinale incapace di mantenere l’ordine e la sicurezza. Il più recente omicidio di un secondo esponente dell’opposizione secolare, Muhammad Brahmi, avvenuto in luglio, ha acuito il malcontento. >> Leggi..... Pagina: Indietro 1 2 3 4 5 6 7 8 Prossima |
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