Il raduno degli italiani della Tunisia: un incontro internettiano

Non ero mai andata ad Hammamet prima di quella domenica di fine maggio, chiamata a quella terra dal bisogno profondo di ricercare la mia storia, le mie origini

Alla ricerca del tempo... (mai) perduto...

Senza alcuna intenzione di scomodare l’amato Proust, i partecipanti al raduno  della scorso 30 maggio a Hammamet Yasmine sono stati veramente legati da un filo che li accomunava tutti: “la ricerca”, non triste e nostalgica ma felice e appagante, delle radici che per tutti loro rappresenta ancora oggi più che mai, il loro percorso di vita; ovvero, la formazione, le lotte, la riuscita, l’affermazione, seguite ai  difficili anni dell’infanzia e della giovinezza.

Come consuetudine anche quest’anno gli italiani di Tunisia hanno avuto il piacere di festeggiare la Festa della Repubblica tutti insieme nella residenza di S.E. l’Ambasciatore Benassi, il quale per la prima volta, con la sua gentile Signora ha preferito dividere i festeggiamenti in due serate: la prima tutta dedicata agli italiani, mentre la seconda era rivolta invece agli ospiti stranieri. Entrambe le serate sono state ovviamente un successo, un piacere per gli occhi con l’esposizione di alcuni tra i “gioielli” delle case automobilistiche del Belpaese, e per le orecchie con il gruppo musicale che, con alcuni cult della nostra musica, ha fatto da sottofondo alle serate.

Il 17 maggio il Ministro delle Politiche Comunitarie Andrea Ronchi in visita a Tunisi per una missione di due giorni intesa come “un’occasione per rilanciare il progetto Mediterraneo’’ dove possiamo fare molto di piu’’- ha incontrato “il ministro dell’Industria e della Tecnologia Afif Chelbi, con il quale ha discusso di energia, argomento di interesse strategico per l’Italia soprattutto in termini di diversificazione delle fonti di approvvigionamento.